Dicono di me 3 - Maria Billeri - sito ufficiale del soprano italiano - official website of the italian soprano

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Dicono di lei

Aida (2013)
-Teatro Municipal di San Paolo, Brasile
Bow Art International
No elenco do domingo (11) a italiana Maria Billeri, veio estrear em seu repertório o papel da escrava etíope aqui em São Paulo; soprano lírico spinto de riquíssimo material vocal, grande volume, extensão satisfatória e de sensível sonoridade canora.  Realizou também, uma performance convincente,  doce como requer uma Aída e foi aplaudidíssima nas suas páginas ícones: "Ritorna vincitor" e no ato III "O patria mia , mai più ti rivedrò" (Oh,  patria minha,  jamais voltarei a ver-te ! ). Nos duetos com seu pai e Radamés, quanto nos concertatos sobressaiu-se como manda a partitura.
Marco Antônio Seta


Nabucco (2013)
-Arena of Avenches (Svizzera)
Tink.ch
Nous relèverons l'incroyable performance de la soprano Maria Billeri (dans le rôle d'Abigaille) qui est finalement une des seules à pouvoir réellement relever le défi de l'acoustique avec son coffre impressionnant. Une performance sonore donc.
Xavier Willemin

24 Heures
Très impressionante également, Maria Billeri tenait ce soir-là la personnage d'Abigaille. La soprano italienne aux graves éclatants a brillé davantage en astre noir dévasté par l'ambition et la haine qu'en amoureuse éconduite.
Matthieu Chenal

Freiburger Nachrichten
Maria Billeri füllt ihre wahnwitzige Rolle als "Halbschwester" und "Sklavin" mit Leidenschaft, Innerlichkeit und grosser, vibratoreicher Stimme aus.
Hubert Reidy

Neue Zürcher Zeitung
Maria Billeri wagte in der abenteuerlichen Partie der Abigaille viel und faszinierte mit ihrem Volumen.
Michelle Ziegler

Der Bund
Maria Billeri in der schwierigen Rolle der Abigaille überstrahlt in den Ensembles alle anderen, verrät in der Schlussarie aber auch lyrisches Flair.
Peter König

Die Südostschweiz
Maria Billeri als Abigaille: Eine unglaubliche Stimme, die riesig und mit riesigem Vibrato uftrumpfen kann, aber auch die leisen Linien in gespanntem Piano klar und rein in den Nachthimmel über Avenches steigen liess.
Reinmar Wagner

Basler Zeitung
Die italienische Sopranistin Maria Billeri meisterte die horrende Partie mit Bravour und prägnanter Tiefe, wobei sie auch menschliche Züge bewies.
Verena Naegele

Der Landbote
Mit Maria Billeri hat Avenches eine Interpretin der Partie von starker stimmlicher und darstellerischer Präsenz, grosses Vibrato im Forte und grosse Gestik eingeschlossen, aber auch subtile Phrasierung.
Herbert Büttiker

Bieler Tagblatt
Maria Billeri zeigte sich den extremen stimmlichen Anforderungen ihrer Partie gewachsen und überzeugte als wandelbare Abigaille sowohl musikalisch als auch darstellerisch. Mit gelegentlich etwas vibratolastigem Sopran gestaltete sie insbesondere die intimeren Szenen kontrastreich und mit ergreifender Intensität.
Edith Keller


Concerto (2013)
-Montecatini, Terme Tettuccio
Operaclick
Uno strumento più moderno, affidato alle mani di Andrea Severi, un'"istituzione" del Maggio Musicale Fiorentino, ha accompagnato la generosa voce di Maria Billeri, che si è fatta carico dell'intero concerto. [...] Buona parte del merito per il successo dell'iniziativa va comunque riconosciuta a Maria Billeri, voce bella ed importante - oltre che utilizzata con gusto e perizia - che ha consentito al soprano di sostenere senza sforzo apparente un programma di difficoltà inaudita, che ben poche artiste del presente (e del passato) riuscirebbero ad affrontare senza uscirne esauste. La vocalità molto particolare della Billeri, pienamente conquistata solo in una fase piuttosto avanzata di una carriera che l'ha vista per anni esibirsi come soprano squisitamente lirico, le consente di eseguire con sicurezza sia i ruoli lirico-spinti che quelli drammatici di agilità, potendo spaziare dal primo Verdi di "Attila", "Ernani" e "Nabucco" a quello più maturo di "Forza", "Otello e "Aida" (quest'ultima affrontata come bis con "Ritorna vincitor", nientemeno). Alla potenza del soprano drammatico, la Billeri unisce infatti la maestosità e l'ampiezza di cavata del lirico spinto, tanto da risultare interprete credibile di tutti i ruoli affrontati nel concerto. Di Elvira, Abigaille ed Odabella sono state eseguite le relative grandi scene, complete di recitativi arie e cabalette. Un tour de force in grado di sfiancare qualsiasi voce, in cui certe occasionali asprezze (specie in "Ernani") non hanno inciso sull'esito complessivo e non hanno impedito all'artista di emergere nell'aria "Anch'io dischiuso un giorno" dal "Nabucco", tenuta su tempi lenti e distesi, risoltasi in un'esibizione di grande controllo del fiato e di interpretazione di alto rango, eseguita dopo un recitativo dai toni imperiosi e con impeccabile esecuzione del periglioso salto dal do acuto al do grave. Dopo un "Liebestod" dal "Tristan und Isolde" a metà del concerto, affrontato per la prima volta in pubblico, il soprano ha proseguito con l'"Ave Maria" da "Otello", con un "Pace, pace, mio dio" che ha costituito il momento più alto dell'esibizione, fino al bis tutt'altro che riposante di cui si diceva: altro debutto assoluto affrontato con la sicurezza di chi pareva avere le forze per ricominciare il concerto da capo. Alla fine successo per tutti, con ripetute chiamate per Severi e Billeri.
Fabrizio Moschini

Ernani (2012)
-Circuito Lirico Lombardo
GBOpera
Nei panni di Elvira, Maria Billeri compone un ritratto del personaggio assolutamente stupefacente. La parte risulta assai ingrata dal punto di vista prettamente vocale: dopo l’aria di sortita, irta di difficoltà varie (intervalli scomodissimi in primis) e seguita da una delle cabalette meno “cantabili” che il cigno di Busseto abbia scritto, al soprano si richiede una vocalità spesso grave, poco sfogata in alto, se non fosse per i numerosi do acuti che Verdi piazza qua e là durante i concertati. A ciò si aggiunga che, come personaggio, Elvira non può vantare particolare appeal, rimanendo per lo più ascritta al topos della fanciulla inerme ed incapace di mutare il proprio fato. Nonostante premesse di questo genere, il soprano pisano riesce a dominare il ruolo grazie ad una preparazione da manuale, sostenuta da un’emissione solida che le consente pregevoli dinamiche di ogni tipo: assottigliamenti, rinforzi, piani, tutto passa con lodevole sicurezza, già a partire dalla splendida “Ernani involami” ottimamente resa mediante una cavata sontuosa ed il cui recitativo evidenzia una brunita scolpitura del fraseggio che rende l’entrata elettrizzante. La voce della Billeri è ampia, vibrante, di bella qualità e si mantiene omogenea nel colore in tutta la gamma. Le discese alle note gravi, nell’aria come nel resto dell’opera, risultano sempre a fuoco e, anzi, costituiscono forse l’aspetto più seducente del suo strumento, assieme ad un registro centrale sonoro e vellutato. Durante la cabaletta “Tutto sprezzo che d’Ernani”, variata con garbo nella ripresa, la cantante si produce in una serie di picchiettati intonatissimi che, pur strizzando l’occhio a certo virtuosismo, vengono affrontati con assennata cautela. Emozionante, poi, il terzetto finale, nel quale il soprano s’inserisce con un la acuto che sprizza faville e cui fa seguito un imperioso intervento (la frase “quale d’Averno demone ha tali trame ordite”, cesellata con dizione adamantina ed accentata con piglio furioso, fa letteralmente sobbalzare sulla sedia!), nonché alcuni si bemolle di notevole efficacia. In aggiunta, la recitazione scevra da manierismi, unitamente ad un incedere autorevole sulla scena, concorre a completare una performance assolutamente convincente.
Andrea Dellabianca

L'Opera
Per quanto concerne il cast vocale, l'interprete maggiormente a fuoco era senza dubbio la brava Maria Billeri, Elvira dalla vocalità corposa e brunita, di bel colore e sicura, spavalda nell'emissione del registro acuto. Il suo momento migliore è stato proprio l'ingresso, con aria e cabaletta ("Ernani, Ernani involami...Tutto sprezzo che d'Ernani") espugnate con baldanza, tecnica sicura, coloratura e picchettati adeguati, e fantasioso, seppure stilisticamente inappuntabile, gioco di variazioni nella ripresa della cabaletta.
Nicola Salmoiraghi

Gli Amici della Musica Net
La fanciulla contesa da cotanti rivali è Maria Billeri, voce ampia, fraseggio perentorio, ma anche ottime intenzioni nelle sfumature e pregevole capacità di cantar piano.
Roberta Pedrotti

Bresciaoggi.it
Gli altri interpreti sono tutti di ottimo valore, a cominciare da Maria Billeri nel ruolo di Elvira, che ha dovuto supplire al carattere un po' monocorde, non per colpa sua, ovviamente, del suo personaggio attraverso una spiccata teatralità e a una vocalità ben padroneggiata, specialmente nelle cabalette.
Luigi Fertonani

La Gazzetta di Parma
Intrepida Maria Billeri, un'Elvira cui non difettano tecnica e istinto nel modulare le ragioni del canto con quelle del dramma.
Elena Formica
 
Teatro.org
Emozionante l’Elvira di Maria Billeri, solida nel registro acuto come in quello grave che risulta corposo e sempre a fuoco; il fraseggio è agile, come dimostra la cavatina risolta in maniera magistrale, e l’emissione è ricca di colori.
Simone Manfredini
 
MTG Lirica
Sanguigna anche la Elvira di Maria Billeri, applaudito e generoso soprano dallo strumento potente e dalla interpretazione accorata. Mostra sicurezza nell’emissione vocale e fraseggia bene. Raggiunge tranquillamente le note più acute, come pure le scale sono effettuate con buona sicurezza.
Maria Teresa Giovagnoli

Cremona Oggi
A vestire i panni di Elvira è stata Maria Billeri. Le ha dato voce e corpo con pienezza e fluidità espressiva. Supera indenne, così come il resto del cast, le difficoltà della scrittura verdiana, anche i passi scoperti.


Il Giornale della Musica
Ardua la parte di Elvira che Maria Billeri affronta con bravura. Potenza timbrica e agilità nel fraseggio concitato rendono grande l’interpretazione.
Maddalena Schito

La Provincia di Cremona
Bene il soprano Maria Billeri, Elvira vocalmente intensa e completa.
Roberto Codazzi

Il Vascello
[...] una assolutamente convincente Maria Billeri nei panni di Elvira.



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